Chi sperava che la coda terminasse il giorno dopo si sbagliava. Il ‘capolavoro’ della Juventus a Madrid prosegue ininterrottamente ben oltre le dichiarazioni a caldo del dopo partita. Anzi, la situazione continua a peggiorare a vista d’occhio. Ovviamente l’eroe resta sempre lui, Gigi Buffon, mai come in questa occasione ben poco lucido e politicamente scorretto. Nel mare magnum di dichiarazioni allucinanti, ce n’è una che forse è al top della classifica e che il portiere usa per giustificare la sua espulsione nel finale: “L’arbitro doveva avere la sensibilità di capire che in quel momento doveva passarmi qualsiasi cosa. Stai commettendo un crimine contro l’umanità sportiva e quindi le due paroline te le devi prendere”. Cosa cosa cosa???? Buffon pensa di poter dire quello che vuole e insultare il direttore di gara solo perché è stato innervosito dalla sua decisione? Ma il discorso vale solo per lui o nessuno in campo dovrebbe essere cacciato quando aggredisce verbalmente od offende l’arbitro? Sembra un po’ il discorso generale di casa Juventus, quando tutto è relativo. Le regole cambiano in base al loro fabbisogno, un rigore così non si può assegnare vista la situazione mentre contro il Milan la scorsa stagione e contro la Lazio in quella attuale, sempre allo Stadium, va tutto bene. E guarda caso, il presidente dell’ECA Andrea Agnelli chiede a voce alta il Var anche in Europa, coincidenza proprio quando il torto lo subisce la Juventus. Quando l’Arsenal eliminò il Milan con un rigore farlocco o quando a Barcellona la Roma non ne ottenne due a favore il presidente bianconero non espresse alcun parere a riguardo. Ora però il Var serve, perché altrimenti i poteri forti in campo internazionale la spuntano. E siccome la Vecchia Signora non ha potere oltre confine rispetto a giganti come Real Madrid, Barcellona o PSG, meglio avere il supporto della tecnologia. La stessa osteggiata a inizio stagione dalla stessa parte, quando un Cagliari qualunque poteva ottenere un rigore allo Stadium, roba mai vista. Ricordate quando Allegri parlò di baseball e Buffon di pallanuoto? Con il tempo, una volta tarato il sistema a proprio piacimento, è diventato un piacevole sistema di supporto al proprio obiettivo. E adesso viene reclamato in Europa. Paraculismo allo stato puro. Facile in Italia, dove il potere sono loro. In Europa meglio cercare soluzioni alternative. E, per inciso, anche con il Var sarebbe stato rigore per il Real Madrid.
E qui si passa all’altra nota stonata: c’è chi sostiene non fosse rigore. Chi? Il Corriere della Sera ha selezionato 5 grandi esperti arbitrali: Paparesta, Marelli (l’unico a dire che era penalty netto), De Marco, Baldas e Bergonzi. Andate su Wikipedia e indovinate quanti di loro hanno avuto a che fare con il sistema Moggi. E a loro viene chiesto un giudizio professionale e corretto su un episodio arbitrale contro la Juventus. Incredibile. Incredibile anche il commento di Andrea Pirlo, ambasciatore della finale di Tim Cup, che sull’episodio incriminato si esprime così: “Il rigore ci sta, ma un arbitro un po’ furbo sorvola e manda tutti ai supplementari”. Che vuol dire arbitro furbo? Uno che non vuole mettersi nei guai? Ma di cosa stiamo parlando? Se c’è un rigore va assegnato, non ci si volta da un’altra parte solo perché mancano pochi secondi ai supplementari. Allora l’arbitro di Italia-Australia durante i Mondiali 2006 vinti dagli azzurri avrebbe dovuto mandare tutti ai supplementari non assegnando il rigore a Fabio Grosso (trasformato da Totti) solo perché era il 93esimo? Pirlo e Buffon non ricordano quella partita? Eppure c’erano e hanno festeggiato quella decisione. L’incoerenza galoppante, da parte di tutti coloro che si sono sporcati con quei colori e che alla correttezza e alla giustizia antepongono furbizia, sensibilità e altre qualità che fanno loro comodo. Le stesse che permettono loro di comandare in Italia ormai da anni senza essere disturbati.
Chiosa finale su un altro fegato spappolato, anche lui ex Juve: Stefano Tacconi. La colpa è sempre di chi questi personaggi li cerca per chiedere loro un parere, sapendo cosa risponderanno. Però le braccia cadono ogni volta che si sentono certe repliche. Nello specifico, l’ex portiere juventino prende le difese di Buffon: “Doveva spaccare la faccia a Oliver”. A proposito di sensibilità…